Il premier Giuseppe Conte alla resa dei conti sul caso Russiagate. Il Presidente del Consiglio dovrà riferire al Copasir, dove troverà Volpi, un leghista di ferro.
Giuseppe Conte agita il governo per il caso Russiagate. Da Palazzo Chigi continuano a far sapere che non ci sarebbero state violazioni negli incontri tra Barr e i vertici de servizi segreti italiani, ma la posizione del premier merita un chiarimento. Chiarimento che avverrà davanti al Copasir, presieduto, ironia della sorte, da un leghista di ferro.
Russiagate, Giuseppe Conte dovrà chiarire la sua posizione al Copasir
Con la nomina di Volpi alla presidenza del Copasir si apre ufficialmente l’indagine sul coinvolgimento dei servizi segreti italiani e di Giuseppe Conte nel caso Russiagate. Nel mirino delle autorità ci sono gli incontri tra il Ministro della Giustizia statunitense William Barr e gli 007 nostrani. Il Comitato dovrà chiarire la natura dei colloqui e il motivo per cui il Presidente del Consiglio ha autorizzato i confronti.
Il confronto con Volpi, leghista di ferro e ‘uomo di Salvini’
Conte ha fatto sapere di essere pronto a riferire al Copasir, dove troverà Volpi, il leghista di ferro fresco di nomina. È da escludere che il Carroccio possa presentare al premier il conto del suo presunto tradimento, ma di certo il Presidente del Consiglio non si aspetta un atteggiamento particolarmente comprensivo.
Sottosegretario alla Difesa nel primo governo Conte, quello Lega-Movimento 5 Stelle, Volpi è un uomo vicino a Salvini, uno dei gerarchi della Lega, che si è distinto per un atteggiamento sempre altamente istituzionale. Anche nel corso della sua esperienza alla Difesa si è detto a favore di un solido rapporto con gli States e ha sponsorizzato l’acquisto degli F35 che il Movimento 5 Stelle non ha mai voluto.
Su Conte c’è anche l’ombra degli F35
Ma non è tutto. Giuseppe Conte dovrà riferire in Parlamento anche sull’acquisto degli F35 dagli Stati Uniti. In occasione della visita di Pompeo, il Presidente del Consiglio avrebbe rassicurato l’alleato statunitense sul buon esito della trattativa. E il Movimento 5 Stelle non ha apprezzato, al punto che diversi pentastellati hanno pubblicamente criticato Conte, invitandolo a ravvedersi per evitare all’Italia una spesa insostenibile.
Il premier tratta con il Pd e il Movimento 5 Stelle
La situazione imbarazza il Presidente del Consiglio, che ha sempre portato il vessillo del rispetto per le istituzioni. Per provare a calmare le acque all’interno della maggioranza Giuseppe Conte avrebbe fatto sapere di essere intenzionato a discutere con il Pd e il Movimento 5 Stelle la sostituzione dei vertici dei servizi segreti italiani.